Di fronte ad una difficoltà scolastica è bene fare prima un’attenta valutazione di quali siano le cause e poi si può procedere ad attivare le risorse ed i percorsi più opportuni
La scuola è un ambiente dove i bambini ed i ragazzi sperimentano gran parte delle loro esperienze di vita; per lo studente non costituisce solo un contesto di apprendimento, ma è anche un contesto di relazioni e di socialità allargata. È un sistema di vitale rilevanza per l’individuo che sta crescendo e per questo è bene che la persona-studente sperimenti un senso di equilibrio e di benessere all’interno di questo sistema.
Il benessere scolastico non scaturisce esclusivamente dal rendimento scolastico e non si esaurisce in questa dimensione; bensì dipende da una serie più ampia di fattori che hanno a che vedere con le emozioni, i pensieri e gli stati d’animo che lo studente vive quando si trova a scuola.
È importante che la persona-studente si costruisca come soggetto attivo nell’ambito del suo percorso di apprendimento, che sperimenti emozioni positive legate al suo stare a scuola.
La scuola deve essere un contesto di esplorazione e di soddisfazione personale.
Qual è il ruolo del terapeuta in questi casi?
Di fronte ad una difficoltà scolastica è bene fare prima un’attenta valutazione di quali siano le cause e poi si può procedere ad attivare le risorse ed i percorsi più opportuni: supporto emotivo-psicologico, un potenziamento cognitivo o un potenziamento strategico centrato sulle metodologie di studio, a seconda delle necessità.
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