In qualità di terapeuta costruttivista applico un approccio terapeutico caratterizzato dal dialogo e attraverso specifiche tecniche aiuto il paziente ad individuare quegli schemi mentali con cui costruisce la propria visione di sé e della realtà, per attivare cambiamenti funzionali.

Mi focalizzo sugli aspetti della conoscenza personale, cioè sulle modalità con cui ogni individuo rappresenta se stesso e il mondo, sulla narrazione delle esperienze vissute, appartenenti al proprio passato remoto o più recenti e presenti.

Una persona sviluppa un sintomo proprio nel momento in cui utilizza in modo rigido la propria mappa mentale per leggere e spiegarsi eventi e situazioni e per relazionarsi con gli altri.

Il mio ruolo è proprio quello di aiutare il paziente a comprendersi aggiornando, ampliando e rendendo maggiormente flessibile la sua mappa mentale, consentendo così lo spostamento di focus da punti non adatti a risolvere la situazione problematica ad altri maggiormente costruttivi e funzionali. 

L’approccio terapeutico che seguo mira alla realizzazione di 2 importanti fasi della terapia:

1 Esplorare come il paziente costruisce e conferisce significato alla propria realtà, assimilandola a schemi e modelli peculiari, che vanno a configurare il proprio stile cognitivo-affettivo e quello cognitivo-interpersonale;

2 Favorire un distanziamento critico da sé, che permette al paziente di costruire una nuova idea di sé in un’ottica generativa.

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